RACHEL
Di FABIO VOLINO
Qualche tempo fa. Nel cuore dell' eternità.
"Rachel, sei qui per me?".
"Sì, Brian. Sono qui. Sono dove dovrei essere".
"Quest'era non ti appartiene. Questo è il mio tempo, questa è la mia
casa".
"Amanda si sbagliava: non posso trascinarti via. Devo scegliere: te… o
me". Una scelta difficile: lasciarsi alle spalle i suoi amici, i suoi
genitori, tutto ciò che aveva costruito in questo tempo. Una scelta che forse
non avrebbe mai intrapreso, ma… "Qui almeno tu hai la persona che ami. Io
me ne vado portandomi dietro solo ciò che avevo… me. Vieni, Brian, torna a
casa".
"Nein, Rachel".
"Kurt?".
"Non accetto che debba andare così".
"Non posso più tenere aperta questa linea temporale" dice Amanda Sefton "Ora o mai più. A te la scelta, Rachel".
"Grazie del pensiero, elfetto… ma ho già
scelto".
"Ma…".
"Ti prego, Kurt, non dire altro. Ti prego. Kitty, promettimi che mi
saluterai".
"N… Non capisco".
"Quando nascerò da Scott e Jean. Prometti che mi prenderai fra le braccia,
mi terrai accanto a te e mi saluterai con un bacio".
"Te lo prometto".
"Grazie".
In quell' istante intervengono le leggi della fisica quantistica: dove si trova
Rachel Summers compare colui che è Brian Braddock, il
quale torna al suo presente. Rachel invece viene scagliata negli anfratti
temporali. All' inizio per lei è solo il buio, teme che sia arrivata la sua
fine, che si sia davvero sacrificata per salvare la vita di qualcun altro. Poi
si aprono dei tunnel davanti a lei: tunnel temporali, dove la storia ha preso
le più diverse pieghe. In una intravede un lontano futuro, in cui lei è
divenuta leader di una Sorellanza volta a forgiare un formidabile guerriero che
sconfigga un essere in grado di scatenare l' apocalisse; in un' altra vede un
mondo dove, all' avvento dei mutanti, il Presidente degli Stati Uniti ha
scagliato immediatamente contro di loro le Sentinelle, un mondo simile e
diverso nello stesso tempo da quello da cui si è appena allontanata; e poi ce
ne sono altri, infiniti altri. Ma a Rachel non viene dato il tempo di
scegliere: improvvisamente una forza invisibile la avvolge e la scaglia all'
indietro, dove un buco nero si apre per accoglierla.
Crolla dolorosamente e per alcuni secondi lotta per non perdere i sensi. Poi
rialza lo sguardo. E capisce dove è finita: ne è sicura, anche se il terreno
attorno a lei è sgombro o privo di segni di riconoscimento. E' il suo mondo di
provenienza. Tutta quella fatica per allontanarsene… ed è tornata al punto di
partenza.
"Avverto paura tutt'intorno a me" pensa Rachel "Dall' ultima
volta che sono stata qui le cose non sono certo migliorate: i mutanti sono
ancora perseguitati, siamo rimasti in pochissimi".
La sua lotta non è servita a niente? No, aveva accettato questa possibilità
quando era tornata indietro nel tempo: avrebbe solo potuto modificare il suo
passato, non il suo presente né tanto meno il suo futuro. Per salvare le vite
di persone che non aveva finora conosciuto: gli X-Men le hanno fatto apprezzare
l' importanza di questo valore. Ma quando vede sopra di sé gli oggetti
distintivi della sua era, Rachel Summers pensa a ben altro.
"Sentinelle!".
"Soggetti mutanti individuati" dice una di loro "Obiettivo di
queste unità: rintracciare e distruggere tutti i mutanti".
Le Sentinelle sono due e lanciano all' unisono due scariche energetiche contro
la giovane telepate, la quale però con agilità e
velocità riesce ad evitarla. Concentra poi una scarica psionica
contro uno dei suoi persecutori.
"Attenzione" si allarma la Sentinella "Sistemi in cortocircuito.
Attenzione, sistemi in…". Poi non dice più nulla e crolla al suolo, i suoi
pezzi metallici che volano tutt'attorno.
Rachel nel frattempo non si è accorta di un altro attacco da parte della
seconda Sentinella. Ma improvvisamente dalla boscaglia emerge un uomo, che
sguaina le sue armi speciali e penetra a fondo nella corazza del robot, urlando
di rabbia e furia guerriera nel compiere il suo atto. In pochi secondi anche la
seconda Sentinella va a pezzi. Ed il responsabile di ciò è…
"Logan!" esclama Rachel "Ma allora sei ancora vivo".
"Come non mai, cocca. Ne dubitavi? E' bello rivederti nuovamente da queste
parti: dove sei stata ultimamente?".
"Un po' in giro" risponde la donna.
"Vieni con me, allora. Credo ci siano delle persone che tu devi
incontrare".
I due mutanti si immergono nella boscaglia, dando così vita ad un cammino che
dura almeno una buona ora. Alla fine la boscaglia si apre per lasciare il posto
ad un' ampia vallata. "Lì in fondo" indica Wolverine, un punto
apparentemente uguale a tutti gli altri.
Rachel comunque vi si dirige con curiosità, quasi facendo un passo indietro
quando una parete di roccia si apre davanti a lei, mostrandole un lungo
corridoio. Logan non indugia nemmeno un secondo ed entra, prontamente seguito
dalla ragazza, mentre la parete si richiude subito dopo dietro di loro. Alla
fine i due giungono in una sala, piena di polvere ma anche di computer. E qui
Rachel nota una persona a lei cara.
"Ororo!" si precipita ad abbracciarla. La
donna ricambia la stretta con passione.
"Finalmente sei tornata da noi" dice Tempesta "E c'è qualcuno
più ansioso di me di rivederti".
Rachel si volta alla sua sinistra e quasi sbianca in volto. Poi si getta a
baciare l' uomo che ha appena visto. "Franklin" dice tra un bacio ed
una carezza "Pensavo che non ti avrei mai più rivisto".
"Anch'io, Rachel, anch'io" dice Franklin Richards "Non puoi
immaginare la gioia…".
"Scusate se interrompo le vostre smancerie" interviene Wolverine
"Ma abbiamo una questione più urgente di cui occuparci".
Franklin si stacca a malincuore dalla presa di Rachel. "Sì, hai ragione.
Rachel, devo comunicarti una bellissima notizia: sono proprio felice che tu ti
sia riunita a noi in questo momento cruciale".
"Cosa è accaduto?".
"Siamo finalmente riusciti ad individuare il cuore delle Sentinelle. La
base dove è detenuto il cervello di tutte loro, la cosiddetta Prima Sentinella.
Se abbattiamo lei, abbattiamo tutte le altre: finalmente le persecuzioni contro
i mutanti termineranno ed avremo vendicato la memoria dei nostri compagni
caduti".
"Dove si trova esattamente questa base?".
"Nel New Mexico, secondo le leggende nello stesso luogo dove venne alla
luce la bestia di nome Hulk".
"In quanti saremo?" chiede ancora Rachel.
"Tutti, ci saremo tutti" ripete Franklin Richards "E' l'
avvenimento più importante di questa era. Perché domani, 14 giugno 2017, la
tirannia contro i mutanti avrà fine!".
Il giorno dopo.
"Eccolo, all' interno di quella montagna" indica Wolverine.
Rachel utilizza i suoi poteri e dice:"Sì, c'è
una grande attività al suo interno. Non posso dire esattamente quante persone
poiché ci devono essere delle protezioni che limitano le mie capacità".
"Non ha alcuna importanza" interviene Franklin Richards "Possono
superarci in numero, ma non in forza. Mettimi in contatto con Ororo, Rachel".
La ragazza effettua il collegamento telepatico. "Tempesta, tu e gli altri
siete pronti?" chiede il giovane.
"Al tuo ordine, Franklin".
"Allora all' attacco!".
Ci sono delle guardie di fronte ad una parete: quando degli artigli le
trapassano da parte a parte, cadono a terra privi di vita. Senza emettere alcun
suono.
"Era proprio necessario?" chiede una inorridita Rachel Summers.
"Sì" risponde con sicurezza Logan "Ed ora fai il tuo lavoro,
cocca".
Rachel intensifica al massimo i suoi poteri ed individua una sezione vuota a
pochi metri da lei, aprendo poi un buco nella parete.
"Ororo, come procede dalla vostra parte?"
chiede Franklin Richards.
"Alla perfezione: Jubilee ha creato un bel foro
nella montagna ed ora ci prepariamo ad andare all' assalto".
"E noi seguiamo il vostro esempio. Andiamo!".
Penetrano nel cuore della montagna, sbaragliando con facilità e rapidità la
resistenza che incontrano sulla loro strada. In breve arrivano in un' ampia
sala, dove già alcuni mutanti sono in lotta contro le Sentinelle. I primi a
cadere sono i più inesperti: Empath, Firestar, Emplate, Jesse Bedlam. Tutti vittime dei letali raggi energetici emessi
dai minacciosi robot. Ma poi dal caos avanza un uomo, con incedere quasi
maestoso: è librato in aria e con un solo gesto fa a pezzi due Sentinelle. Lui
è Magneto, il signore del magnetismo: grazie a lui la
vittoria è assicurata…
Oppure no. Improvvisamente qualcosa lo sorprende alle spalle e Erik Lensherr si ritrova schiacciato sotto l' enorme piede di
una Sentinella diversa da tutte le altre. Il rumore delle sue ossa che si
spezzano incute timore in tutti, fa nascere in loro la sensazione che oggi
perderanno. Nonostante la loro superiorità, nonostante i loro piani ben
congegnati, nonostante tutto… falliranno. Alcuni fuggono, ma vengono uccisi
prima ancora che varchino la soglia. Altri, come Jubilee,
Feral o Chamber, non riescono nemmeno a capire da
dove sia giunta la loro fine.
"Dea!" esclama Tempesta scatenando sulle Sentinelle tutta la sua
rabbia sotto forma di fulmini. Ma anche questa mossa è inutile. La Sentinella
che aveva ucciso Magneto la abbranca, la stritola,
poi la sbatte violentemente al suolo.
"No!" grida Rachel. C'è qualcosa che non va, stanno perdendo troppo
facilmente. Possono certo fare meglio di così, perché allora le cose stanno
andando in questo modo?
Sconvolto da quanto ha visto, per la perdita di così tante persone a lui care
pur essendo un solitario per natura, Logan balza contro la Sentinella omicida.
Ma costei lo anticipa: alza la sua mano ed investe il mutante artigliato
canadese con una violenta fiammata, che distrugge tutto, anche il suo
scheletro. Non si rigenererà più.
"Prova ad affrontare me, mostro!" avanza allora Franklin Richards.
Lancia un potente attacco psichico, ma la Sentinella pare quasi non sentirlo.
"Sono Master Mold" afferma "Prima
Sentinella ideata da Bolivar Trask. Ed in nome della
legge ti dichiaro un' aberrazione della natura che deve essere estirpata".
E detto questo dalla sua bocca prorompe uno strano raggio dorato che colpisce
in pieno Franklin Richards, di cui alla fine non rimane più nulla.
"No, Franklin!" urla una disperata Rachel Summers. Tutti i pezzi
grossi sono caduti, sono rimasti in pochi a combattere ed il loro destino è
segnato: tutto questo tempo, il tornare indietro nel tempo, avere trovato una
nuova speranza per andare avanti… ed è svanito tutto in pochi secondi. In quel
momento la ragazza sente qualcosa dentro di sé, qualcosa che vuole emergere:
una forza distruttrice che ha imparato a contenere. Ma adesso non può, non
vuole fermarsi.
"La pagherete tutti!" grida nuovamente. Ed improvvisamente un uccello
infuocato appare alle sue spalle e negli occhi di Rachel si può leggere la
brama di distruggere.
Io sono Rachel Summers
Tornata dal passato per rendere il mondo un luogo migliore
Sono anche Fenice, il fuoco e la vita incarnata
Risorta dalle ceneri per aggiustare un mondo che va a pezzi
Il pensiero/coscienza è energia
Energia invisibile/materia visibile
Controllo atomico, quantistico, onda e particella,
telecinesi: potere della Fenice
Materia ed energia
Carne e spirito
Creatura e creatrice
Uno e tutti
Diventando Fenice/Dea non ci sarà forse nulla che non possa mettere a posto
Sulle ali della Fenice dialogo con gli dei miei fratelli e sorelle
Sulle ali della Fenice dimentico me stessa, a beneficio di Franklin e di tutti,
e mi armonizzo
Con la realtà, che diviene sempre meno ostile
Non ho più paura… come una fenice risorgo dalle ceneri per ricreare/prendere la
vita
…
Ma qualcosa non va
C'è odio, c'è distruzione, c'è morte, c'è il nulla
La realtà va a pezzi nel Cristallo ed io cado in un vuoto infinito
L' orrore di una caduta senza fine che mi avvolge
Il crollo di tutte le mie speranze, i miei sogni, i miei amori
Non sono più Rachel Summers
Sono tornata dal passato per vedere il mio mondo divenire un Inferno
Ma sono ancora Fenice
Risorta dalle ceneri per distruggere, per annientare la vita
Vita, morte, sogno, realtà, dolore, gioia…
… consapevolezza di sé, incoscienza, oblio, annichilimento
Vuoto. E. Nulla. Io. Silenzio.
Non. Ci. Sono. Riuscita.
FENICE
"Cosa è successo al soggetto?" chiede con timore qualcuno.
"C'è stato un improvviso picco nei suoi livelli di potere" risponde
un altro "Ma ora è passato, è durato solo pochi attimi".
"Fai comunque gli opportuni controlli. Questa ragazza è per noi preziosa,
ci ha dato inconsapevolmente la speranza che cerchiamo da anni, non possiamo
sprecarla".
"Eseguirò subito".
L' essere che ha dato l' ordine si allontana, per recarsi in luoghi
sotterranei, dove vi sono fetide celle. E prigionieri ridotti allo stremo.
Viene qui ogni giorno, per dimostrare loro chi è che comanda. Ma c'è qualcuno
che non vede bene questo stato delle cose".
"Ehi, tu!" esclama un uomo dai lunghi capelli castani. La sua è la
cella più piccola, viene tenuto alla fame e le sue condizioni sono tra le
peggiori, eppure ha ancora vigore e voglia di lottare. Probabilmente lo stesso
non può dirsi della sua compagna, che è alle sue spalle col capo chino.
"Sì, parlo con te, ascoltami. So chi siete, avete già cercato di
conquistare il mio regno, ma avete sempre fallito. Sappiate questo, che quando
uscirò da qui vi farò pentire di aver messo piede nella mia terra!".
"Puoi pensare quello che vuoi, Arkon"
ribatte placidamente l' essere "Ma non riuscirai a fare niente: non ora
che il potere assoluto è in mano nostra". Poi si allontana, mentre Arkon non replica alle sue parole. Pochi secondi dopo si
siede accanto a Thundra e le prende la mano,
carezzandola.
Hell's Kitchen.
"Sei pronto, Kyle
Richmond?" chiede Stick.
"Sì, sensei" risponde Nottolone.
"Molto bene, allora cominciamo".
FINE
PROSSIMAMENTE
Isaac